LA SEMINA NELL’ORTO
La semina nell’orto può essere effettuata in diversi modi.
A) Semina a dimora
La semina è fatta direttamente sul terreno da orto. Il seme va ricoperto pochissimo (2 volte la sua grandezza).
La semina a dimora si esegue per gli ortaggi che hanno queste caratteristiche:
- Ortaggi microtermi.
- Ortaggi che a maturità hanno dimensioni contenute.
- Ortaggi che generalmente hanno un ciclo breve dalla semina alla raccolta. Sono compresi tra questi lattughino da taglio, ravanelli, spinaci, rucola, valeriana, carote, piselli, fagioli e fagiolini.
B) Semina a file
La modalità più corretta e razionale per eseguire l’operazione di semina è la semina a file in quanto si ha maggiore spazio tra le file per togliere con attrezzi manuali le erbe infestanti, una crescita degli ortaggi più uniforme ed una raccolta più pratica.
C) La semina a spaglio
La semina è spaglio è più veloce ma poco pratica in quanto è difficile ottenere uniformità nella distribuzione del seme ed è abbastanza difficoltoso eliminare le erbe infestanti tra le piante coltivate.
D) Semina in seminiera
La semina è fatta direttamente su un terriccio contenuto in una cassetta di plastica forata chiamata seminiera. Il seme viene ricoperto setacciandogli sopra un “velo” di terriccio. Per la germinazione occorrono un bancale riscaldato con temperatura di 20°C e un impianto di nebulizzazione.
La semina in seminiera si esegue per:
- Ortaggi macrotermi.
- Ortaggi trapiantati in pieno campo.
- Ortaggi che generalmente hanno un ciclo lungo dalla semina alla raccolta.
E) Ripicchettatura
È il trasferimento delle giovani piantine dalla seminiera ai contenitori alveolari. Ha lo scopo di produrre piantine di ortaggi da trapiantare dotate di una zolla di terriccio in grado di attecchire in pieno campo.
F) Diradamento dei ravanelli e delle carote
Il diradamento degli ortaggi da radice seminati a dimora ha lo scopo di ottenere un prodotto migliore. Nell’orto familiare le semine spesso sono troppo fitte. Quando le piantine nate hanno l ‘altezza di circa 5 cm. si tolgono quelle in eccesso. Tra le piantine rimaste ci deve essere uno spazio di almeno 3-5 cm. È meglio eseguire il diradamento con terreno umido per non danneggiare quelle rimanenti.
G) Prefioritura
È la fioritura anticipata di un ortaggio. Negli ortaggi da foglia e da radice (lattuga, spinaci, sedano, carota,) la prefioritura può compromettere la produzione.
È provocata da stress, cioè stati di sofferenza, subiti dalla pianta.
Questi stati di sofferenza possono avere diverse cause: temperature troppo alte o troppo basse, carenze idriche, alimentari, di spazio o di luce. I diversi ortaggi reagiscono con la prefioritura a stress diversi: ad esempio la lattuga (microterma) prefiorisce a temperatura alte prolungate; il sedano (biennale) prefiorisce il 1° anno se subisce vernalizzazione (temperature <5°C prolungate).
Un’altra causa di prefioritura è la permanenza prolungata delle piantine di ortaggi nei contenitori alveolari.
In natura una pianta sofferente prefiorisce nel tentativo di procreare per continuare la specie.
H) Trapianto
È il trasferimento delle piante di ortaggi coltivate in florpack (dotate di zolla di terriccio) in pieno campo. Le piante di ortaggi sono trapiantate manualmente con un “trapiantatoio” (orto familiare) o con macchine trapiantatrici (azienda orticola). Il colletto delle piantine deve essere a filo della superficie del terreno e al centro del foro praticato nella pacciamatura. Per il trapianto devono essere rispettate epoca di impianto (temperatura minima cardinale), distanza tra le file e tra le piante lungo la fila (determinate dalle dimensioni raggiunte dalla pianta adulta.
N) Quando si semina
Si semina quando esistono in natura o si “creano” in serra le condizioni ottimali per una pronta germinazione dei semi e una crescita uniforme delle piantine da orto. Le condizioni ottimali sono determinate dalla temperatura e dall’acqua. La temperatura è un fattore fondamentale per la germinazione e la crescita.
LE TEMPERATURE ADATTE PER GLI ORTAGGI
Per ogni ortaggio esistono:
- Temperature critiche o letali al di sopra e al di sotto delle quali la pianta muore. (Esempio: temperatura < -2C° per il pomodoro).
- Temperatura cardinale minima e massima al di sotto e al disopra delle quali la pianta blocca la sua crescita ma non muore. (Esempio: Temperatura < 10°C e > 35°C pomodoro).
- Temperatura ottimale è la temperatura ideale per la nascita e la crescita della pianta (Esempio: temperatura = 25°C sempre per il pomodoro).
Tutte le temperature comprese tra la minima e la massima permettono la nascita e la crescita degli ortaggi. Più la temperatura è vicina alla temperatura ottimale, più la pianta nasce e cresce velocemente.
ESIGENZE TERMICHE
Gli ortaggi sono divisi in due gruppi in base alle esigenze termiche:
- Piante microterme: sono ortaggi che nascono e crescono con temperatura basse. Esempio: lattuga, spinaci, rucola, ravanelli, valeriana, crescione.
- Piante macroterme: sono ortaggi che nascono e crescono con temperatura alte. Esempio: pomodoro, zucchino, cetriolo (temperatura minima 10-12°C, ottimale 25°C) anguria, melone, peperone, basilico (temperatura minima 18°C, ottimale 30-35°C).
La conoscenza delle esigenze termiche degli ortaggi ci permette di stabilire in che periodo dell’anno seminare o trapiantare una specie in pieno campo.
Se gli ortaggi sono coltivati in tunnel o serra fredda semina e trapianto possono essere anticipati anche di un mese.
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