GLI ATTREZZI ED I RISCHI IN OFFICINA
Molte aziende agricole dispongono di ambienti adibiti al ricovero degli attrezzi e all’officina. Nelle aziende più piccole, l’officina è ubicata nello stesso locale dove sono ricoverate le macchine agricole e sono raccolti gli strumenti e gli utensili necessari per gli interventi di riparazione e manutenzione.
L’OFFICINA
L’officina comprende alcuni ambienti o locali attrezzati, dove si possono eseguire interventi di riparazione e manutenzione sulle macchine e sugli attrezzi utilizzati in azienda. A seconda del livello di competenza del personale e della dotazione di attrezzature e utensili, si possono realizzare interventi più o meno specializzati purché di manutenzione ordinaria come riportata nei manuali di istruzioni in dotazione alla macchina.
Nel caso delle officine che effettuano lavori di manutenzione straordinaria occorre tenere presente che la L 122/92 – che ha come obiettivo il raggiungere un più elevato grado di sicurezza nella circolazione stradale – prevede che le imprese che svolgono attività di autoriparazione, anche se per esclusivo uso interno, devono chiedere l’iscrizione nello speciale elenco del registro delle imprese esercenti attività di autoriparazione.
L’iscrizione all’elenco speciale è subordinato ad una serie di requisiti:
- Disponibilità di spazi e di locali – per la cui utilizzazione, in relazione all’attività, siano state acquisite le prescritte autorizzazioni amministrative – idonei a contenere i veicoli oggetto di intervento, le attrezzature e le strumentazioni occorrenti per l’esercizio dell’attività.
- Dotazione delle attrezzature e delle strumentazioni occorrenti per l’esercizio dell’attività.
- Designazione di un responsabile tecnico che deve essere in possesso di determinati requisiti professionali.
I RISCHI LEGATI ALLA SICUREZZA IN OFFICINA
Tornando agli aspetti più direttamente legati alla sicurezza, nell’officina si possono riscontrare una serie di rischi legati in particolare:
- All’uso di attrezzature manuali e al contatto con parti taglienti che possono provocare lesioni agli arti superiori.
- A pavimenti sdrucciolevoli che possono provocare scivolamento e cadute.
- A contatto con cavi elettrici danneggiati e attrezzature in cattivo stato di manutenzione.
- A presenza di sostanze infiammabili (benzina, olio lubrificante ecc..) che possono provocare incendio ed esplosioni.
- A fumi e gas di scarico delle macchine agricole.
- A movimentazione manuale dei carichi e a posture errate assunte durante le operazioni di riparazione delle macchine agricole.
- Alla presenza di fibre di amianto durante la sostituzione di freni e frizioni o in presenza di coperture in amianto-cemento.
GLI ACCORGIMENTI DA PORRE IN ESSERE
Per quanto riguarda gli accorgimenti da porre in essere si sottolinea che:
- Gli impianti elettrici devono essere a norma.
- Occorre effettuare la denuncia dell’impianto di terra e sottoporre l’impianto alle verifiche periodiche biennali.
- Nel caso l’officina abbia una capacità superiore a 9 posti auto, è soggetta al controllo dei vigili del fuoco.
- Occorre mantenere le vie di uscita sgombre da materiali e tenere in ordine e pulito l’ambiente per agevolare l’individuazione dei singoli attrezzi ed utensili.
- Occorre utilizzare i dispositivi di protezione personale, quando necessario.
- È fatto divieto di utilizzare fiamme libere o apparecchi elettrici non adeguati in zone con pericolo di esplosione e incendio.
- Occorre provvedere alla presenza di mezzi di estinzione portatili o fissi ed alla loro revisione periodica.
- Occorre addestrare il personale incaricato all’uso dei mezzi antincendio.
- Occorre evitare il contatto cutaneo con oli esausti e con benzina.
- Occorre evitare di disperdere polveri e fibre di amianto durante la manutenzione delle frizione e dei freni.
Spesso l’operatore agricolo deve ricorrere all’uso di utensili per le operazioni di manutenzione e riparazione o per l’adattamento di attrezzi e macchine per il lavoro.
ALCUNE PRECAUZIONI DI CARATTERE GENERALE
Di seguito, vengono riportate alcune precauzioni di carattere generale:
- È buona norma usare sempre l’utensile giusto nel momento e nel luogo adatto (mai usare una lama al posto del cacciavite, una chiave inglese al posto del martello, una lima come leva per aprire o sollevare qualche cosa).
- Gli utensili vanno sempre tenuti in ordine e trasportati con cura (lasciare per terra utensili acuminati o taglienti, o lanciare da una persona all’altra utensili, può essere causa di incidenti anche gravi).
IL TRAPANO
- Quando viene usato il trapano per forare oggetti non fissati, è bene utilizzare la morsa per evitare che il pezzo ruoti, provocando danni all’operatore.
- Eventuali organi di trasmissione del moto scoperti devono essere segregati.
- È opportuno utilizzare guanti, occhiali o schermi protettivi.
- Non utilizzare indumenti svolazzanti.
LA MOLA ABRASIVA
Una mola abrasiva lavora ad altissima velocità, per cui non deve rompersi, altrimenti i frantumi lanciati possono causare danni all’operatore. Pertanto:
- La macchina deve essere provvista di protezione fissa che impedisca anche che l’oggetto da molare o parte di esso venga incuneato fra la ruota e la protezione.
- Gli operatori devono sempre portare gli occhiali o gli schermi protettivi.
- Gli operatori devono utilizzare abbigliamento aderente.
LA SMERIGLIATRICE ANGOLARE
Utilizzata per affilare o per tagliare, è dotata di un disco ruotante ad alta velocità, per cui:
- Deve essere dotata di adeguate protezioni per almeno metà della parte superiore del disco.
LA SALDATRICE
Le saldatrici elettriche ad arco voltaico producono radiazioni ultraviolette di forte intensità, che possono provocare danni all’apparato visivo. Pertanto:
- È sempre obbligatorio usare gli occhiali e la maschera schermanti.
Con le saldatrici con uso di acetilene (gas pericoloso ed infiammabile) e ossigeno:
- Svolgere le operazioni con estrema cautela ed utilizzare guanti isolanti e schermi protettivi per il viso.
In ogni caso l’abbigliamento deve essere adeguato a proteggere da eventuali schizzi di materiale fuso (guanti e grembiule in cuoio, scarpe di sicurezza.
- Il serbatoio sia di tipo approvato dal Ministero dell’Interno.
- Sia previsto un bacino di contenimento, a terra, di capacità uguale almeno alla metà di quello del serbatoio.
- Sia presente una tettoia, costruita di materiale incombustibile, per proteggere dagli agenti atmosferici.
- Sia presente la messa a terra.
- Esista una distanza dagli edifici maggiore di 3 m.
- Che l’area intorno sia per almeno 3 m completamente sgombra e priva di vegetazione.
- Che nelle vicinanze ci siano 3 estintori portatili a polvere da 6 kg cadauno.
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