IL TRAPIANTO DELLE PIANTINE NELL’ORTO
Le piantine da orto possono esser fatte crescere in semenzaio oppure per chi ha poco tempo si possono acquistare in vivaio. Una volta che abbiamo pronte le piantine arriva il momento del trapianto.
COSA È IL TRAPIANTO
Trapiantare è un’operazione semplice ma non banale. Il trapianto è la messa a dimora nell’orto od anche nei vasi del balcone o terrazzo di casa, delle piantine cresciute in semenzaio. Il trapianto delle piantine da orto solitamente si fa con piantine nel pane di terra, cresciute in contenitori alveolari. Il trapianto a radice nuda non è conveniente per gli ortaggi, visto che si trapiantano quando sono molto giovani e hanno radici delicatissime, le piante da frutto invece si possono trapiantare a radice nuda, essendo più resistenti.
Le tecniche adeguate del trapianto in pieno orto consentono un regolare sviluppo delle colture ed assicuranoun abbondante raccolto.
Si tratta di un momento delicato per la giovane piantina, che si trova di colpo in un ambiente nuovo, esposta ad agenti atmosferici e sbalzi climatici mai conosciuti prima.
Per questo serve avere le giuste accortezze, in modo da non danneggiare l’apparato radicale e minimizzare lo shock alla pianta. Bisogna sapere che se la piantina subisce un trauma nel trapianto o nel primo periodo di permanenza nell’orto può riportare danni che influiscono sul suo sviluppo futuro. Per questo può essere utile dare qualche consiglio su come effettuare al meglio il trapianto.
LE PIANTINE DEL SEMENZAIO
Le piantine nate in semenzaio prima di essere messe a dimora nell’orto vanno trapiantate in vasetti contenenti torba per un migliore sviluppo dell’apparato radicale ed un migliore sviluppo aereo delle giovani piantine.
Le piantine sono pronte per essere trapiantate quando l’apparato radicale è formato e quando sono spuntate le prime foglioline.
Anticipare o ritardare il trapianto può provocare seri danni alla piantina.
La possibilità di un buon raccolto inizia dalla giusta scelta in vivaio: prendere piantine ancora troppo piccole con apparato radicale ancora da formarsi significherà avere piantine troppo deboli, mentre prendere piantine già cresciute con un apparato radicale importante renderà il trapianto più difficile e stressante per la piantina.
L’UTILITÀ DEL TRAPIANTO
Un tempo le piante crescevano selvatiche e spontanee ovunque e l’uomo le raccoglieva scegliendo tra quelle più adatte alla sua alimentazione ed al suo gusto. Quindi selezionò le piante migliori e da esse cominciò a produrre il seme per poterle coltivare nel suo orto. Qui convivevano magnificamente bene tra di loro tanti ortaggi. Ma, con il passare del tempo, le piante diventavano sempre più deboli e i semi sempre più scadenti. Un bel giorno notò che le api, nel loro frenetico movimento e posandosi di fiore in fiore, avevano incrociato i fiori di due piante che, a loro volta, avevano dato origine a una nuova varietà più forte e resistente: la scoperta delle sementi ibride F1. Nel corso del tempo le sementi ibride F1 trovarono sempre più impiego per le loro rese e resistenze. Per non sprecare un seme così prezioso si pensò di farlo crescere in luoghi protetti (serre) per poi trapiantare a dimora le piantine senza rischi di perdite come succedeva con le semine dirette in campo
IL CORRETTO TRAPIANTO
Il trapianto permette lo sviluppo delle piante in periodi non troppo favorevoli e di anticipare la raccolta.
Rimuoviamo la piantina, con tutta la terra, dal vasetto di plastica utilizziamo una piccola paletta per fare un buco nel solco della larghezza del vaso e 5 cm più profondo, inseriamo la piantina con la terra nel buco e avviciniamo la terra al fusto della piantina premendo un po’ per stabilizzarla.
Una volta trapiantate tutte le piantine le bagniamo abbondantemente. È la terra che va bagnata abbondantemente non la pianta, evitate quindi di vaporizzare l’acqua su tutta la superficie coltivata. Il solco che avete precedentemente creato serve proprio per trattenere l’acqua quindi con il classico tubo da giardino o con l’innaffiatoio versate l’acqua nel solco. Se non bagnate le foglie eviterete fastidiose malattie delle piante che potrebbero influire negativamente sulla produzione delle vostre colture. Trapiantare permette di diminuire molto i tempi di coltivazione ottenendo risultati sicuri e superiori.
LE BASI ESSENZIALI PER IL TRAPIANTO
Il trapianto è un momento cruciale per lo sviluppo delle nostre piantine e va curato al meglio perché differentemente può essere occasione di forte stress.
A) IL TERRENO PER IL TRAPIANTO DELLE PIANTINE
Il terreno vicino alle radici deve essere molto fine. Innanzitutto è bene assicurarsi che il pane di terra della pianta sia bagnato. In caso contrario lo immergeremo in acqua per alcuni minuti
Il terreno che dovrà accogliere il trapianto delle nuove piantine deve essere:
- Ben lavorato e soffice.
- Preventivamente arricchito con un compost di microelementi e macroelementi atti a nutrire in maniera adeguato le piantine.
- Ripulito delle erbe infestanti.
- Prima del trapianto annaffiare leggermente il terreno per una maggiore adesione.
- Una volta trapiantata la piantina, annaffiare il terreno interno, mai direttamente sulla piantina.
Nel trapiantare le piante in pieno orto è buona norma rispettare la rotazione delle colture per prevenire forme di rigetto nei confronti delle stesse colture e per combattere la presenza di eventuali parassiti.
B) TRAPIANTARE AL MOMENTO GIUSTO
- Età della pianta. La prima accortezza necessaria è quella di capire il momento giusto in cui trapiantare: la piantina non deve stare troppo nel vasetto, altrimenti soffre per la mancanza di spazio e nutrimenti: sviluppa malamente le sue radici, aggrovigliandole e avrà un ingiallimento delle foglie dovuto alla carenza di elementi nutritivi. Tuttavia non deve neanche essere messa a dimora troppo giovane: se fosse priva di radici di una certa consistenza farebbe fatica a uscire dal pane di terra e radicarsi correttamente nel terreno.
- Scegliere le piante nei vivai. Quando compriamo le piantine bisogna saperle scegliere: occorre che siano belle robuste e con qualche foglia ma non eccessivamente sviluppate, in modo che le radici siano pronte per esser messe a dimora in piena terra.
- Periodo in cui trapiantare. Il clima esterno deve essere adeguato, con temperature in cui la piantina possa star bene. Se si trapianta troppo presto una piantina il freddo notturno può comprometterne la salute. Per questo è fondamentale effettuare il trapianto nel periodo indicato, ogni ortaggio ha il suo momento adatto alla messa a dimora.
- La giornata giusta. Per trapiantare il terreno deve essere “in tempera”, bisogna evitare di fare il lavoro in corrispondenza di piogge, che rendono il suolo fangoso. Il terreno non deve neppure essere completamente secco, in caso meglio bagnare un poco.
- Evitare il troppo caldo. Il trapianto non deve essere effettuato in giornate troppo calde con una forte esposizione solare, perché la piantina non sia sottoposta appena messa a dimora a condizioni di aridità e calore eccessivo. Per questo in genere è meglio fare i trapianti nell’orto verso sera o comunque in momenti freschi.
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