LA DIFFERENZA TRA ALBERO, ARBUSTO E CESPUGLIO
Un albero è una pianta legnosa perenne, capace di svilupparsi in altezza grazie ad un fusto legnoso, detto tronco, che di solito inizia a ramificarsi a qualche metro dal suolo. L’insieme dei rami e delle foglie determina la chioma che può avere forme diverse a seconda delle specie e delle condizioni ambientali.
L’albero è una pianta allo stato adulto che a differenza dell’arbusto ha un fusto perenne, il tronco con ramificazioni nella parte superiore. Il tronco è formato da più strati: la parte più esterna costituisce la corteccia, il secondo strato è chiamato libro, il terzo è il cambio; infine il cilindro centrale che è formato dal legno.
Ogni albero ha la sua sagoma caratteristica che gli deriva dalla conformazione del tronco (sviluppo in altezza e diametro) e dall’insieme delle ramificazioni. Le ramificazioni possono essere monopodiali o simpodiali. La chioma dell’albero è costituita dalle foglie e dai rami o branche.
COME SI DISTINGUONO GLI ALBERI DAGLI ARBUSTI
La distinzione tra alberi e arbusti non è sempre facile da fare e tra le due categorie c’è spesso un po’ di confusione; la cosa certa è che sono fondamentali per l’allestimento di un giardino, sia quando sono usati come bordura, per lo sfondo o addirittura coltivati in vaso.
In via di principio, almeno per fare una prima descrizione, si può dire che gli alberi possiedono un unico tronco, mentre gli arbusti si ramificano alla base; inoltre, gli alberi sono più grandi degli arbusti. Come per ogni tipo di pianta, anche nella scelta di alberi e arbusti bisogna tenere conto della loro zona di appartenenza climatica, in modo da non fargli incontrare difficoltà di adattamento.
Molti alberi e arbusti non amano essere coltivati in vaso, in quanto tendono ad espandersi molto, tuttavia ci sono alcune specie che riescono a vivere anche in un contenitore purché sia di grandi dimensioni, e a patto che il rapporto tra parte radicale e parte aerea, cioè la chioma, sia bilanciato e controllato da frequenti potature.
Gli alberi si distinguono dagli arbusti non per le loro dimensioni ma per la presenza di un tronco nettamente identificabile e privo per un primo tratto di ramificazioni (esistono dei salici, alberi a tutti gli effetti, con portamento strisciante e alti solo pochi centimetri).
Questa corretta definizione botanica viene tuttavia a volte disattesa qualora si parli di alberi riferendosi ai loro possibili usi commerciali: in questo caso a volte vengono fissate delle altezze minime per la definizione di albero (es. 5 m di altezza).
La differenza tra un albero e un arbusto è semplice. Gli alberi hanno un unico tronco legnoso, da cui si ripartono i rami, formando la chioma. I rami dell’arbusto si innalzano al livello del terreno, formando una chioma senza tronco. La capacità di alberi e arbusti di produrre il legno è dovuta a un sottile strato di cellule, appena sotto la corteccia, chiamato cambio. Ogni anno, il cambio produce nuovo legno nel lato interno e uno strato di tessuto conduttore, detto floema, all’esterno. Nel contempo riproduce sè stesso, per assecondare la crescita continua della pianta.
L’ARBUSTO
Un arbusto è un vegetale simile all’albero, una pianta legnosa perenne, i cui rami si separano dal fusto centrale molto vicino al terreno, o il cui tronco non è presente del tutto. Viene chiamato anche frutice e da alcuni è usato come sinonimo del termine cespuglio. Spesso gli arbusti, anche quando sono piante adulte, risultano più grandi in larghezza che in altezza, essendo la loro chioma formata dall’insieme dei rami e delle foglie.
Con il termine arbusto si intende, quindi, una pianta legnosa la cui altezza non supera in genere i 5 metri, che mantiene in modo perenne una parte della vegetazione legnosa durante tutto l’anno.
Tra le forme biologiche quella che gli si addice è fanerofita cespugliosa, ossia pianta legnosa con portamento cespuglioso. Se possiedono il tronco è breve e talvolta contorto, anche le branche sono molto ramificate e sinuose.
Talvolta con costanti potature si mantiene a forma di cespuglio una pianta che, se lasciata libera di crescere, diventerebbe un albero, ad esempio per facilitare la raccolta o mantenerla di piccole dimensioni.
LA DEFINIZIONE DI ARBUSTI E CESPUGLI
I Cespugli e gli arbusti sono piccole piante che non crescono più di pochi metri di altezza. A differenza degli alberi, hanno anche una serie di steli a volte. Tuttavia, alcuni arbusti sono venuto nella famiglia di alcuni alberi, ma questa differenza di altezza e gambi più li differenzia dagli alberi. Un cespuglio, in fondo, è un nome comunemente usato per un arbusto. Significano la stessa cosa e quindi hanno lo stesso scopo anche. Gli arbusti sono o sempreverdi o a foglia caduca. Qui ci sono alcuni termini comunemente usati nel contesto di cespugli e arbusti.
LA DIFFERENZA TRA ARBUSTO E CESPUGLIO
Non c’è differenza scientifica tra arbusti e cespugli; entrambi i termini sono comunemente utilizzati per descrivere lo stesso tipo di vegetazione. La differenza tra i due termini, sembra essere una questione di preferenza personale, anche se sono entrambi in un impianto verticale che è più piccolo di un albero. I Cespugli e gli arbusti sono piccole piante legnose con fusti multipli. Molti giardinieri si riferiscono ad un cespuglio come una pianta che non ha bisogno di potatura per fiorire o di tenere la sua forma. Un arbusto è considerato come una pianta che necessita di manutenzione frequente come la potatura e la fecondazione per mantenere il suo aspetto.
La differenza tra cespugli e arbusti è spesso determinato dalla lingua di una regione particolare. Poiché non vi è alcuna differenza scientifica tra i due termini, il suo uso varia. Cespugli e arbusti possono essere le piante coltivate selvagge. In alcuni casi, una specie vegetale è collegata ad un determinato periodo, come un cespuglio di rose. I giardinieri concordano sul fatto che i cespugli e gli arbusti sono piante in posizione verticale che sono più piccoli degli alberi.
L’UTILITÀ DEGLI ALBERI
Gli alberi hanno dato all’uomo uno dei più preziosi materiali da costruzione e con la loro forza, la loro bellezza e la loro varietà hanno rasserenato il suo spirito, e fornito un incessante piacere per il suo sguardo.
Il legno degli alberi è una fonte energetica (combustione diretta e carbone di legna) e un materiale da costruzione (intere abitazioni, travature, navi, mobili, oggetti d’uso comune ed artistici). Sempre dagli alberi, spesso coltivati allo scopo, si ricava cellulosa per la produzione della carta.
Per 400 milioni di anni, da quando le piante primitive svilupparono tronchi legnosi e cominciarono ad innalzarsi verso la luce più di ogni altro essere vivente, gli alberi sono stati i guardiani silenziosi di ogni cosa che vivesse sotto di loro.
Hanno fornito riparo dal Sole e rifugio contro il vento e la pioggia; hanno prodotto vivificante ossigeno puro grazie alle loro foglie; hanno arricchito il suolo e fornito cibo, casa e rifugio per una grande varietà di esseri selvatici.
Gli alberi e tutte le piante verdi producono nutrimento a partire da elementi minerali, ossigeno e acqua e traggono energia dalla luce. E, nel caso di alberi e arbusti, tutto questo si traduce in quel prezioso elemento che è il legno.
Pressoché tutte le piante hanno germogli, foglie, fiori e frutti; ma soltanto alberi e arbusti hanno organi legnosi.
LA CRESCITA DEGLI ALBERI E DEGLI ARBUSTI
Finché vivono, alberi e arbusti continuano a crescere. Il tronco e i rami si ingrossano, i germogli si allungano. La crescita cessa solo con la morte dell’albero. Soltanto allora il cambio termina di produrre nuovo legno. Nella stagione di crescita, la vita percorre con incessante vigore gli alberi e gli arbusti; l’impressione di immobilità che danno a chi li osserva nasconde un’intensa vita interiore; grandi quantità di acqua, ricche di elementi minerali scorrono verso l’alto attraverso il legno nuovo, dalle radici alle foglie più in alto. La linfa, ricca di zucchero scende, attraverso il floema, dalle foglie fino a raggiungere ogni parte dell’albero. Tutta questa energia si esprime con la crescita dell’albero, nei suoi fiori e nei suoi frutti, nei semi che produce in notevoli quantità.
Anzi, ogni albero o arbusto è una delle più ricche banche di energia, che immagazzina nutrimento nei suoi tessuti, e alla fine restituisce tutto alla terra morendo e decomponendosi, arricchendo in modo incalcolabile il suolo a cui rimane radicato tutta la vita.
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