I FIORI E LE LORO FORME
Al di là del suo genere botanico attraverso il quale può essere classificato, ogni fiore esprime un preciso carattere connaturato alla propria forma e al modo di crescita in natura, ed è questa forma che dobbiamo individuare per sfruttare al meglio le potenzialità di quel fiore in composizione con altri elementi vegetali.
Per la loro forma i fiori si dividono fondamentalmente in due categorie: attiva e passiva.
La forma attiva si distingue per slancio verticale ed espressione di vitalità, la forma passiva, invece, per andamento verso il basso ed espressione di rilassamento:
- La forma attiva è caratterizzata da stazione eretta, andamento ascendente, tensione verso l’alto, slancio verticale, espressione di vitalità.
- La forma passiva è caratterizzata da andamento discendente, caduta verso il basso, rilassamento, morbidezza, flessuosità, espressione di decadenza.
La conoscenza delle forme semplici dei fiori (ossia la loro definizione schematica) è indispensabile per creare i giusti accostamenti all’interno di una composizione in modo che essa abbia un’apparenza armonica.
Come tutti gli schemi anche questa classificazione è però solo un comodo riferimento didattico che va comunque interpretato con intelligenza.
- Può darsi che un fiore ancora in boccio abbia una determinata forma e quando è sbocciato ne assuma una diversa come nel caso dell’Iris: mentre è dell’Iris: mentre è in boccio ha la forma a spiga, quando è inpiena fioritura diventa multidirezionale.
- Oppure può darsi che un fiore visto frontalmente abbia una certa sagoma completamente diversa da quella vista di profilo, come nel caso della Gerbera.
- Addirittura uno stesso fiore, essiccato, può cambiare notevolmente forma.
Prestando attenzione a questi particolari svilupperemo una capacità di selezione dei fiori dettata non astrattamente dalla loro forma ma dall’espressività del fiore nel suo ciclo vitale.
Le sensazioni che i fiori ci comunicano sono talmente uniche e individuali da poter affermare che sono essi stessi a fare la composizione appellandosi alla nostra sensibilità artistica e alla nostra abilità tecnica.
LE FORME ATTIVE DEI FIORI
- A spiga: Esprime spinta ascendente, tanto più forte quanto ha meno ramificazioni laterali. Ha carattere ambizioso ed emergente, perciò si esprime anche se ha poco spazio a disposizione come il Gladiolus (Gladiolo) in figura. Altri esempi: Delphinium, Antirrhinum Majus (Bocca di leone), Triticum.
- Rigida: Forma eretta senza interruzioni con forte spinta ascendente.
Ha carattere deciso, perciò ha maggior rilievo se accompagnata da pochi elementi posti in contrasto con essa, come la Liatris spicata in figura. Altri esempi: Typha.
- Multidirezionale: La spinta verso l’alto è frenata dal fatto che lo stelo principale ha tante ramificazioni laterali o dall’inflorescenza che si espande in varie direzioni. Poiché crea confusione ed ha carattere predominante, tende ad annullare ciò che ha intorno: ha bisogno perciò di spazio per esprimersi. Esempi il Lilium (Giglio), Chrysanthemum morifolium (Crisantemo), Avena.
- Spezzettata: Ha poca spinta verso l’alto in quanto presenta numerose diramazioni che rispetto allo stelo principale hanno angolazioni accentuate ed irregolari. Crea confusione, ha carattere eccentrico e predominante sugli altri elementi circostanti tendendo ad annullarli: necessita perciò di molto spazio per esprimersi, come la Gypsophila paniculata (Velo da sposa), l’ Acacia dealbata (Mimosa).
- Contorta: Ramo con andamento sinuoso. Per il suo carattere estroso e predominante ha bisogno di molto spazio per esprimersi. Es.: Salix.
LE FORME DI TRANSIZIONE
- Morbida: Forma passiva con spinta attiva, che ritiene allo stesso tempo il carattere delle forme attive e di quelle passive: perciò è una forma di passaggio fra l’una e l’altra categoria. La tensione verso l’alto si attenua poiché l’estremità superiore tende a incurvarsi ricadendo. Per il suo carattere ambiguo ha bisogno di spazio per esprimersi al meglio. Esempi la Setaria, la Freesia, la Phalaenopsis, la Briza segromi.
LE FORME PASSIVE
- Semisferica: La spinta verso l’alto data dallo stelo si risolve nella corolla simile a una mezza sfera come il Dianthus (Garofano) ha perciò carattere tranquillo e riposante, inducendo stabilità e sicurezza. Altri esempi: Dahlia pompon.
- Sferica: La spinta verso l’alto data dallo stelo si risolve nella corolla simile ad una sfera come nella Rosa: ha perciò carattere molto tranquillo e riposante conferito dalla rotondità della sfera. Altri esempi: Allium, Paeonia, Echinops.
- Rotonda: Forma circolare piatta che, posta in sommità dello stelo, esprime senso di pesantezza, di compressione e appiattimento verso il basso, come l’Helianthus (Girasole). Ha carattere tranquillo e riposante. Necessita di spazio intorno per meglio esprimersi. Altri esempi: Helichrysum (Elicriso), Gerbera jamesonii , Scabiosa.
- Cascante: Dal punto di vegetazione si sviluppa verso il basso. La spinta verso il basso aumenta con l’aumentare delle ramificazioni laterali. Un esempio è l’Amaranthus caudatus. Altri esempi: Hedera helix.
Riassumendo: la forma a spiga è la massima espressione della spinta verso l’alto, però più aumentano le ramificazioni laterali, più tale spinta verso l’alto diminuisce; la forma cascante è invece la massima espressione della spinta verso il basso e perciò per essa vale la regola inversa: più aumentano le ramificazioni laterali, più aumenta la sua forza verso il basso.
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