LA COMPOSIZIONE DEL TERRENO AGRARIO
Il terreno agrario è composto da diversi strati:
- Il primo strato del terreno agrario è quello superficiale, che si presenta scuro e dello spessore di 20-30 centimetri, ricco di sostanza organica e frequentato da microorganismi di piccoli animali ed interessato da processi fermentativi. Questo strato si definisce strato attivo: è in questo spazio che le radici esplorano il terreno alla ricerca delle sostanze minerali indispensabili alla vita delle piante.
- Il secondo strato del terreno agrario è lo strato inerte. Si trova appena al di sotto dello strato attivo ed è facilmente distinguibile per il colore più chiaro, povero di sostanza organica ed interessato solo da qualche radice. Questo strato è sterile e può essere messo a coltura con una lavorazione profonda che lo riporti in superficie onde esporlo ai fenomeni di ossidazione, alle concimazioni, alle lavorazioni, all’ opera della microfauna, finché si caricherà di fertilità assumendo il caratteristico colore scuro tipico dello strato attivo.
- L’ultimo strato del terreno agrario è il sottosuolo, quello più profondo, che non interessa direttamente le nostre colture in quanto non viene mai toccato nè con lavorazioni ordinarie, nè con quelle straordinarie.
LE SOSTANZA DEL TERRENO
Le sostanze principali che si trovano nel terreno sono:
- ARGILLA: dà al terreno una buona compattezza e conserva l’umidità necessaria allo sviluppo delle piante.
- CALCARE: utile perché contribuisce alla decomposizione delle sostanze organiche.
- SABBIA: rende il terreno permeabile, perché l’acqua lo attraversa rapidamente filtrando nel sottosuolo evitando così dannosi ristagni.
- SOSTANZE ORGANICHE: animali e vegetali in decomposizione costituiscono l’humus.
- SALI MINERALI: in particolare composti di azoto, fosforo e potassio.
- ARIA E ACQUA.
DA COSA È COMPOSTO IL TERRENO FERTILE
Un terreno fertile deve essere composto da una proporzionata miscela delle sostanze prima elencate. Ogni specie di pianta predilige un certo tipo di terreno (argilloso, sabbioso, calcareo) ma può adattarsi anche a terreni di diversa natura quando interviene l’opera dell’uomo a correggere la composizione chimica per mezzo di fertilizzanti, con appropriate rotazioni nelle coltivazioni, con opere di bonifica e di irrigazione.
COME DETERMINARE LA TESSITURA DEL TERRENO
Stabilire la tessitura del proprio terreno è molto importante per far vivere bene le nostre piante. Niente è più difficile della coltivazione di una specie in un contesto non consono ai suoi bisogni.
Il metodo più semplice per questa classificazione, è la prova in pieno campo ed è un piccolo test, possibile a tutti e privo di costi. Potete procedere così: Prelevate un piccolo campione di terreno (stando sempre sotto il primo strato di 3-5cm.) e bagnatelo fino a raggiungere il limite di liquidità. Lavoratelo con le dita per ottenere una pasta omogenea e cercando di modellarlo a cilindretto. Durante questa operazione dovete cercare di percepire le tre sensazioni di base: adesività, saponosità, il grattare o smerigliare. Lavorate il campione con la mano fino a farlo asciugare e cercate, mentre lo fate, soprattutto di cogliere la sensazione prevalente fra quelle elencate.
LE SENSAZIONI PERCEPITE
La sensazione del graffiare vi dirà che nel vostro terreno, è contenuta sabbia grossa, mentre lo smeriglio, di sabbia fine.
La sensazione della saponosità, che nell’asciugarsi assomiglierà al talco, rivelerà la presenza di limo. In questo caso, il cilindretto di terra che si sarà formato, non aderirà alle dita e si staccherà facilmente.
La sensazione di adesività e di appiccicoso, rivelerà la presenza di argilla e noterete che si stacca con difficoltà dalle dita.
N.B.: è consigliabile eseguire un’analisi del terreno per conoscere realmente il tipo di terreno che andremo a coltivare.
LE PROPRIETÀ E LA COMPOSIZIONE DEI TERRENI
I terreni differiscono per la loro composizione e le loro proprietà:
- Fisiche
- Chimiche
- Biologiche
- Morfologia
Il suolo viene continuamente modellato dagli agenti naturali come per esempio dal vento (chiamata erosione eolica), dall’acqua (erosione idrica) e dalla quantità di materia organica presente. La percentuale di questi elementi e la loro azione rendono il suolo un entità dinamica.
La Terra è composta per il 75% di acqua, il restante 25% rappresenta la terra secca. Il 50% della terra secca sono deserti, zone artiche e zone di montagna con elevate altitudini. Del rimanente 12,5% del totale circa, il 40% è fortemente limitato per la ridotta fertilità o per le eccessive precipitazioni. Quindi il rimanente 10% del suolo terrestre è quello che possiamo utilizzare per la produzione di alimenti.
GLI ELEMENTI ESSENZIALI DEL TERRENO
Gli organismi che si sviluppano sopra e sotto il suolo dipendono fortemente dalle sue proprietà. Esso fornisce supporto fisico alle piante, aria, acqua ed elementi essenziali. Gli elementi essenziali si dividono in:
- Macro Nutrienti (N, P, K, Ca, Mg, S).
- Micro Nutrienti (B, Fe, Mn, Cu, Zn, Mo, Co, Cl).
Le funzioni vitali del suolo sono sostenibilità della vita vegetale e animale, sopra e sotto la superficie, la regolazione e il partizionamento dell’acqua e quindi del movimento dei soluti, filtraggio, accumulo, degradazione e detossificazione attraverso il ciclo degli elementi. Infine fornisce supporto alle strutture che si ancorano su di esso. Una eccessiva mobilità del suolo determina un incremento sostanziale della difficoltà di costruzione.
IL PROCESSO DI FORMAZIONE DEL TERRENO
L’acqua è strettamente collegata alla formazione del terreno. Infatti l’acqua è uno dei pochi fluidi, non so se sia l’unico, che con un abbassamento di temperatura aumenta il suo volume. Ciò comporta che l’acqua infiltrandosi nelle rocce porose ne occupa le cavità. Ora, durante l’inverno, questa ghiaccia causa le basse temperatura e spacca le rocce dall’interno grazie al suo aumento di volume.
DUE TIPI DI ORIGINE DEL TERRENO
Ora possiamo relazionare due tipi di origine del terreno:
- Suolo Monogenetico: cioè formato sotto l’influenza di un solo fattore o un congiunto di fattori per un determinato periodo di tempo.
- Suolo Poligenetico: formato da diversi fattori durante periodi di tempo differenti.
LA FERTILITÀ DEI TERRENI
I suoli più produttivi sono quelli che presentano maggiore biodiversità animale e vegetale.
I minerali e i microrganismi sono responsabili della filtrazione, effetto tampone, immobilizzazione e de-tossificazione dei materiali organici, inorganici inclusi residui industriali e municipali.
Il Carbonio, l’Azoto, il Fosforo e molti altri nutrienti sono immagazzinati, trasformati e riciclati nel terreno.
La fertilità del terreno è influenzata dal suo grado di utilizzo, infatti comportamenti senza cognizione di causa come deforestazione brutale, con conseguente aumento dell’evaporazione dell’acqua dal terreno per traspirazione), pascoli eccessivi ne causano l’impoverimento oltre che un eccessivo compattamento che favorisce il flusso di acqua piovana solo a livello superficiale. Esso necessità di un determinato tempo per il recupero della fertilità e della vegetazione.
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