LE CLASSIFICAZIONI DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO
Le lavorazioni del terreno si possono classificare in base a:
- In funzione della profondità di lavoro in lavorazioni:
- Superficiali: profondità <20 cm.
- Medie: profondità 20 – 40 cm.
- Frofonde: >40 cm.
- In funzione della successione e dello scopo in lavori:
- Di messa a coltura (su terreni mai coltivati).
- Preparatori (prima della semina).
- Complementari (o di affinamento).
- Consecutivi (o di coltivazione o successivi).
- In funzione del lavoro eseguito dagli attrezzi in:
- Rovesciatori: aratro e vangatrice.
- Discissori: ripper, chiesel-plow, erpici, aratri ripuntatori, estirpatori, coltivatori.
- Rimescolatori: zappatrici (“fresatrici”), erpici a dischi e rotanti, aratri a dischi.
- Misti: aratro ripuntatore.
- Speciali: rulli compressori, sottocompressori e frangizzolle.
I LAVORI DI MESSA A COLTURA
I lavori di messa a coltura sono:
- Disboscamento e decespugliamento.
- Estirpazione con apripista.
- Eventuale spietramento.
- Spianamento.
- Lavorazioni profonde (50-80 cm).
I LAVORI PREPARATORI
I lavori preparatori sono eseguiti per predisporre il letto di semina e sono:
- Aratura.
- Vangatura.
- Zappatura (fresatura scarificatura).
LAVORI PREPARATORI PARTICOLARI
- Scasso: per l’impianto di colture arboree, molto profondo (80 – 120 cm) totale, su tutta la superficie, con aratri da scasso usati con cingolati fuori solco parziale a fosse o a buche (con trivelle).
- Rinnovo: ha perso significato, lavorazione profonda per colture primaverili-estive, con concimazioni organiche.
I LAVORI COMPLEMENTARI (O DI AFFINAMENTO)
Sono lavori eseguiti per preparare il suolo alla successiva semina e per agevolare le prime fasi di crescita delle piante (estirpatura erpicatura).
- Livellatura – pareggiamento.
- Fresatura.
- Rullatura.
Consentono di frantumare e sminuzzare le zolle, pareggiare la superficie e in generale rendere il suolo uniforme e ben livellato.
LA LIVELLATURA
Operazione che permette di conferire al suolo la pendenza voluta.
Motivazioni della sua effettuazione:
- Favorire lo scorrimento dell’acqua da una testata all’altra: Irrigazione a scorrimento e a infiltrazione laterale (es. mais).
- Garantire un uniforme altezza della lama d’acqua: risaia.
- Favorire lo sgrondo delle acque in eccesso controllando – limitando i fenomeni erosivi.
Intervento consuetudinario in risaia (viene ripetuto anche annualmente, o comunque molto frequentemente).
Intervento straordinario (ripetuto con limitata frequenza) eseguito solo quando è strettamente necessario.
I LAVORI CONSECUTIVI (O DI COLTIVAZIONE O SUCCESSIVI)
Sono lavori che vengono eseguiti dopo la semina con diversi scopi: far aderire il suolo al seme, limitare l’evaporazione, eliminare le infestanti. Sono:
- Rullatura.
- Scarificatura.
- Erpicatura.
- Sarchiatura e zappatura.
- Rincalzatura.
- Fresatura.
LA RULLATURA
Questa operazione consente di:
- Comprimere il terreno (adesione suolo al seme, generare risalita capillare).
- Frantumare le zolle.
Operazione condotta con attrezzature costituite da cilindri o anelli ruotanti, a vario profilo, montati folli su un asse orizzontale.
Le tipologie di rullo sono:
- Compressore (costipatore): prima della semina per disgregare le piccole zolle residuali, correggere l’eccessiva sofficità dei terreni leggeri. Dopo la semina per far aderire ai semi minuti le particelle di terreno.
- Sotto compressore: sgretolano e comprimono gli strati a 2-10 cm di profondità, riducendo gli spazi vuoti tra le zolle e smuovendo contemporaneamente lo strato superficiale.
- Frangizolle: energica azione di frantumazione, è vantaggiosa su terreni pesanti e asciutti.
SCARIFICATURA O RIPUNTATURA
È un’operazione che comporta la discissura del suolo (taglio) senza determinarne rivoltamento degli strati.
Le attrezzature impiegate sono costituite da un telaio, rigido e robusto, sul quale sono montate delle ancore (denti) di diversa forma, numero e altezza.
Le attrezzature impiegate possono essere di due tipi:
- Ripper o scarificatore (profondità di lavoro 70-90 cm).
- Chisel-plow (profondità di lavoro (40-50 cm).
VIENE UTILIZZATA
- In sostituzione dell’aratura: minimo disturbo del suolo, più veloce, idonea in terreni con crostoni, sassosi, coesivi.
Svantaggi: non interra malerbe e concimi organici
- Complementare all’aratura: prima: favorisce drenaggio e aerazione profonda di terreni pesanti e compattati, consente poi arature più superficiali (25-30 cm) tempi di lavoro più brevi, minori oneri energetici, non c’è suola di lavorazione, la s.o. viene interrata più in superficie.
- Contemporaneamente all’aratura, con aratri ripuntatori.
- Dopo l’aratura, con lavoro più superficiale per rompere zolle, migliorare areazione, favorire penetrazione dell’acqua.
L’ERPICATURA
Operazione atta a:
- Rompere croste o zolle rimaste (o formatesi) da lavorazioni precedenti.
- Precedenti, Interramento fertilizzanti, eliminazione infestanti, Rottura croste superficiali (erpici frangizolle).
- Raramente: interramento sementi.
Tipi di Erpici:
- A telaio rigido: a denti fissi o a denti elastici.
- A dischi.
- Rotanti ad asse verticale.
- A maglie snodati o tipo howard.
LA SARCHIATURA
Lavorazione successiva che consente di rompere la crosta di suolo nelle colture definite sarchiate (mais, barbabietola, patata…).
Scopi principali:
- Rompere la croste superficiali: limitare perdita di acqua per evaporazione attraverso la risalita capillare.
- Eliminare le malerbe (azione meccanica).
- Esistono attrezzature che effettuano contemporaneamente sarchiatura e rincalzatura:
- Utilizzate per gli scopi elencati + interramento concimi “+ stabilità degli apparati epigei (es. patata)”.
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