COME FARE UN ORTO PERFETTO A CASA
Il numero di coloro che decidono di avviare un orto all’interno delle mura domestiche è in continuo aumento.
- C’è chi lo fa per mangiarematerie prime dalla provenienza certa.
- Chi lo fa per passione.
- Chi lo fa per risparmiare.
LA POSIZIONE DELL’ORTO
Chi ha a disposizione un giardino o un piccolo appezzamento di terra parte sicuramente avvantaggiato. Potrà infatti dare vita a un vero orto all’aperto, anche se non in un posto qualsiasi. La scelta della posizione è infatti vitale per la buona riuscita del raccolto: la maggior parte delle colture necessita di almeno 7 ore di sole diretto al giorno.
Ecco perché l’ideale sarebbe scegliere un pezzo di terra esposto a sud. Attenzione però, perché il sole potrebbe anche bruciare le colture se troppo caldo: se a Nord una piena esposizione a Sud è l’ideale, al Centro e al Sud meglio puntare su un orto esposto a Est/Sud-Est o Ovest-Sud-Ovest.
Nella scelta della posizione dell’orto devono essere considerati anche elementi che possono fare ombra sul terreno, come alberi, muri ed edifici, e la distanza da casa: più l’orto sarà vicino alla cucina, più sarà comodo utilizzare gli ortaggi per cucinare.
COME PREPARARE IL TERRENO DELL’ORTO
Per cominciare l’orto, è meglio partire con un piccolo terreno, indicativamente di una decina di metri quadri per ogni abitante della casa, magari recintato da una siepe o da una staccionata in legno.
La prima operazione da effettuare per fare l’orto a casa è la preparazione del terreno. A cominciare dal rivoltamento della terra, aiutandoti con la vanga, per togliere radici, erbe infestanti e sassi fino a una profondità dialmeno 30 centimetri.
La vangatura sarà importante anche per valutare la qualità del terreno che hai a disposizione e correggerlo con l’aggiunta delle giuste quantità di compost, sabbia e argilla.
COME VALUTARE IL TERRENO
Per capire con che tipo di terreno hai a che fare, puoi stringere in un pugno una manciata di terra:
- Se spremendola uscirà dell’acqua, sarà necessario aggiungere concimi come letame, compost (che si può produrre anche in casa in una compostiera accumulando scarti alimentari vegetali, fogliame, legno, carta, lettiere, tessuti naturali e acqua) e altri materiali organici come la torba.
- Le sostanze organiche saranno necessarie anche se nella tua mano non si formerà una palla ma il terreno resterà sgretolato.
- Se invece in mano si formerà una palla fin troppo compatta il terreno sarà troppo argilloso e richiederà l’aggiunta di sabbia.
Il terreno ideale, in definitiva, è quello che forma nella mano una palla sufficientemente friabile da spezzarsi se colpita.
LA FRESATURA
Il passo successivo è quello della fresatura o zappatura: con l’aiuto di una zappa o di un piccone dovrai spezzettare i blocchi di terreno prodotti durante la vangatura, aiutando il concime a mescolarsi con la terra fino in profondità. Dopodiché dovrai appiattire e livellare il terreno con l’aiuto di una rastrello. A questo punto la terrà sarebbe pronta, ma dovrà riposare prima di essere coltivata.
L’ideale è ripetere queste operazioni una prima volta in autunno/inverno e una seconda alle porte della primavera, prima della semina. Se però vuoi cominciare il tuo orto nella stagione primaverile, puoi provare a seminare dopo aver preparato il terreno una volta sola.
Un’operazione consigliata dopo aver preparato il terreno è infine quella della pacciamatura, che consiste nel ricoprire la terra coltivata con 2 o 3 centimetri di materiale biodegradabile, come foglie secche, erba, paglia, tessuto, cortecce, ghiaia, cortecce. Questa operazione, ripetuta in inverno e primavera, rende il terreno più fertile e umido, allontana le erbe infestanti e i parassiti e protegge dagli agenti atmosferici.
LA PROGETTAZIONE DELL’ORTO
A questo punto, è il momento di organizzare gli spazi dell’orto. Aiutandoti con un foglio di carta a quadretti, riproduci in proporzione lo spazio disponibile e decidi quante parcelle (le zone coltivabili) vuoi preparare e la loro forma: possono essere quadrate, possono essere costituite da file affiancateintervallate da uno spazio di 40-50 centimetri per il passaggio e con una larghezza massima consigliata di 1 metro. Le parcelle dovranno essere raggiungibili agevolmente e dovrà essere lasciata qualche zona incolta per il ricambio delle colture o per correggere il tiro in corsa.
COME SEMINARE L’ORTO
Infine, la semina. Ogni periodo dell’anno richiede diverse tipologie di semi e colture, non tutti gli ortaggi e i frutti nascono tutto l’anno. In base al gusto del suo proprietario e al periodo, quindi, ogni orto sarà diverso. Basta non esagerare con le quantità e con le varietà.
Ma come seminare? La tecnica più diffusa è quella della semina a solchi o a file: consiste nello scavare dei lunghi solchi regolari, paralleli e superficiali a una distanza che varia a seconda del tipo di ortaggio che si sta seminando.
Ad esempio almeno 1 metro per anguria, melone e zucca, 60 centimetri tra le zucchine, 40 per pomodori, melanzane, peperoni, cavoli, cetrioli, 35 per le cicorie, 25 cm per lattughe, bietola, finocchi, 10 cm per cipolle, porri, rucola e 3 per carote, ravanelli, prezzemoli.
La profondità del solco, invece, varia da coltura a coltura. In generale, si può calcolare il doppio della dimensione del seme. L’ultimo passaggio è la copertura del seme con il terriccio e l’irrigazione.
COME IRRIGARE L’ORTO
Che si tratti di irrigazione automatica, a pioggia, a goccia o manuale, questa non deve prescindere da due fattori: inizialmente è sempre consigliabile non avere un getto di acqua troppo forte per evitare che i semi si spostino e possano invece installarsi a fondo nel terreno; inoltre, troppa acqua è dannosa quasi quanto la sua assenza.
Ecco perché il terreno deve essere bagnato solo dopo che si sarà asciugato (puoi tastarne l’umidità introducendo un dito) e preferibilmente di sera, indirizzando l’acqua direttamente sul terreno e verso le radici senza bagnare le foglie.
COME FARE L’ORTO SUL BALCONE
Chi non avesse a disposizione un giardino può fare l’orto sul balcone. Le stesse procedure descritte in precedenza, anche se in misura e dimensione ridotta, possono essere riproposte anche sul balcone.
Utilizzando dei divisori in legno, dei vasi capienti, un tavolo da orto o dei contenitori rettangolari in plastica. Il terreno ideale è lo stesso dell’orto, così come l’esposizione necessaria e la luce che richiedono le piante!
Anche la concimazione è la medesima e non deve essere eccessiva, mentre la differenza principale è relativa alla semina: sui balconi i semi hanno meno speranze, meglio puntare su piantine già cresciute.
Per l’irrigazione, l’ideale in vaso è a goccia, altrimenti con un annaffiatoio. Infine, un’avvertenza: lavare bene il raccolto, magari con bicarbonato di sodio, soprattutto se il balcone si trova in una strada cittadina.
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