L’ARBORICOLTURA DA FRUTTO
L’arboricoltura da frutto è in generale la coltivazione degli alberi da frutto. Si occupa degli aspetti e delle caratteristiche relative agli alberi da frutto. Ciò che caratterizza le coltivazioni arboree, è la consistenza legnosa, ciò dovuto alla presenza di Lignina e la loro longevità, cioè il tempo che queste piante rimangono sul terreno.
COME COLTIVARE GLI ALBERI DA FRUTTO
Le coltivazioni degli alberi da frutto presentano esigenze assai più complesse rispetto alle semplici coltivazioni erbacee, lavorazioni più profonde; ad esempio per quanto riguarda l’aratura, è previsto talvolta lo “scasso”, cioè una lavorazione che può giungere sino al metro di profondità.
Vi sono anche tutta una serie di accorgimenti da prendere a seconda di quale pianta si stia trattando: olivo, vite, melo, ecc. Insomma dipende da cosa si abbia di fronte, in base a ciò, si adatteranno le concimazioni, le irrigazioni, le potature; tutte le tecniche colturali.
Le coltivazioni arboree, possono essere divise in una parte generale, in cui si analizzano gli aspetti botanici e scientifici, e in una parte speciale in cui si analizzano le varie tecniche colturali.
COME SCEGLIERE GLI ALBERI E LE PIANTE DA FRUTTO
Le piante da frutto possono essere coltivate anche in giardino dove, oltre a offrire il piacere di gustare la frutta appena colta dall’albero, hanno anche un ruolo decorativo, sia per la fioritura sia per il colore del fogliame autunnale. Richiedono però cure attente e puntuali. La coltivazione di alberi e piante da frutto non richiede grandi estensioni di terreno. Un pesco, un ciliegio, un susino o un melo possono trovare posto anche in un piccolo giardino, così come una pergola di vite o un cespuglio di ribes o di uva spina. Ci sono però delle regole generali da seguire per la loro coltivazione. Vediamole insieme.
L’ESPOSIZIONE E IL TERRENO
In genere gli alberi da frutto richiedono posizioni molto luminose, in terreni di medio impasto, ricchi di sostanza organica e ben drenati. Il terreno va quindi preparato accuratamente prima della messa a dimora, con lavorazioni il più possibile profonde e aggiunta di una buona quantità di sostanza organica (da 30 a 80g/mq di stallatico ben maturo) e di fertilizzanti ternari complessi da porre direttamente nelle buche in ragione di 100-200 g per pianta.
LA MESSA A DIMORA
I periodi migliori per la messa a dimora sono l’autunno e la primavera. In ogni caso le piante devono essere nel loro periodo di dormienza, cioè prive di foglie.
LA SCELTA
La scelta delle specie o delle varietà va fatta in primo luogo in base al clima della zona dove si intende impiantarle. Nella scelta non va considerata solo la rusticità della pianta, ma anche il periodo di fioritura: alcune piante sono abbastanza rustiche da resistere ai climi freddi, ma hanno fioriture estremamente precoci, con fiori che vengono facilmente danneggiati dal freddo, per cui anche se la pianta in sé resiste bene al clima, spesso non riesce a portare a maturazione i frutti. In linea di massima, però, i meli e i ciliegi sono le piante che si adattano meglio ai climi freddi, seguite da peri e susini. Il pesco può dare qualche problema, soprattutto se la zona va soggetta a sbalzi di temperatura repentini. Anche la scelta dei portainnesti ha un ruolo importante in quanto per alcuni generi influiscono sulla vigoria delle piante. Infine vanno scelti anche in funzione del terreno: per esempio, per il melo le piante innestate su portainnesto franco (cioè su piantine ottenute da seme) sono più vigorose e si adattano meglio ad alcune condizioni di terreno come quelli calcarei o pesanti, mentre quelle innestate su portainnesti clonali (piante ottenute per propagazione vegetativa, in genere talea o in vitro) restano più compatte ed entrano in produzione precocemente, ma sono meno longeve.
LA POTATURA
La potatura ha un ruolo importante per garantire una buona produzione di frutti e facilitarne la raccolta. Si possono distinguere la potatura di formazione e la potatura di produzione
- Con la potatura di formazione possiamo dare una forma diversa alla pianta, le diverse conformazioni si possono raggruppare in forme appiattite e forme di volume.
- La potatura di produzione inizia qualche anno dopo la messa a dimora, vale a dire quando le piante cominciano a produrre frutti. Il suo scopo è quello di equilibrare l’attività vegetativa e quella produttiva della pianta: senza potature in realtà, la pianta produrrebbe una maggiore quantità di frutti, ma la loro qualità sarebbe notevolmente peggiore e si verificherebbe il rischio della cosiddetta alternanza di produzione, anni di altissima produzione alternati ad altri a produzione molto ridotta
Per effettuare correttamente la potatura di produzione bisogna conoscere su quali rami produce la pianta. Questo implica che la potatura debba essere eseguita rispettando i rami destinati ad andare in produzione, cercando comunque di favorirne il rinnovamento. Quando gli alberi tendono ad esaurirsi o sono stati trascurati per diversi anni, può rendersi necessaria una potatura di rinnovamento, in questo caso si cerca di far riprendere la produzione selezionando accuratamente pochi rami. Questo tipo di potatura serve anche per riordinare esemplari eccessivamente disordinati
MALATTIE E PARASSITI
Le piante da frutto sono soggette all’attacco di malattie e parassiti, oltre a regolari cure preventive, richiedono di frequente trattamenti curativi. Nella scelta del trattamento è importante orientarsi su prodotti che presentino la minor tossicità per l’uomo, gli animali domestici e gli insetti impollinatori.
Vanno inoltre evitati gli interventi in fase di fioritura e quando i frutti stanno per essere raccolti. E’ buona norma farsi consigliare da esperti sulla scelta dei prodotti e sui periodi di applicazione, portando un rametto della pianta come campione e descrivendo minuziosamente i sintomi.
DOVE ACQUISTARE GLI ALBERI DA FRUTTO
Gli alberi da frutto possono essere acquistati a diverse età, ma più sono giovani più facile è la messa a dimora e la ripresa vegetativa. In genere le piante si acquistano a un anno dall’innesto, in forma di astoni. Le piante di 2-3 anni presentano invece un abbozzo di formazione realizzato dal vivaista, ma solo piante di 4 anni presentano branche e rami già predisposti nella forma voluta. Per stabilire l’età di una pianta basta sapere che nel primo anno si sviluppa il fusto, nel secondo anno da questo si dipartono alcuni rami e nell’anno successivo questi rami ramificano a loro volta; quindi, se la branca più bassa si presenta ramificata, l’albero ha almeno 4 anni. Fanno eccezione i peschi, che presentano spesso ramificazioni anticipate, vale a dire che nel primo anno il fusto presenta già delle branche.
I PRINCIPALI ALBERI DA FRUTTO
I principali alberi da frutto sono:
- Il melo
- Il pero
- Il pesco
- Il susino
- L’albicocco
- Il ciliegio
- Gli agrumi
- Il fico
Per ogni specie bisogna prendere in esame le caratteristiche colturali, per determinare quale si adatta meglio al nostro clima e al nostro terreno.
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