LE ATTREZZATURE PER I LAVORI NELL’ORTO
Realizzare un piccolo orto o un giardino è un’impresa che richiede una serie di competenze e di attrezzi utili ai fini della coltivazione. Esistono infatti numerosi strumenti che ci permettono di lavorare il nostro terreno in base alle necessità. Che siano per un giardiniere esperto o semplicemente per chi voglia curare il proprio giardino durante il fine settimana, gli strumenti giusti rendono il lavoro di potatura, scavo e taglio, più facile.
LA VANGA
La vanga è un attrezzo utilizzato nel campo agricolo per smuovere superficialmente la terra. Si usa per vangare l’orto e/o il giardino, cioè per dissodare il terreno suddividendolo in zolle che vengono rivoltate.
L’attrezzatura tradizionale prevede la vanga nelle due versioni a rebbi o a lama. La prima risulterà utile per lavorare i terreni argillosi, la seconda per quelli sabbiosi o, comunque, sciolti. La vanga ha una lama meno incurvata, è uno strumento molto simile alla pala e si usa principalmente per dissodare in terreno.
COME SI USA LA VANGA
La vanga è vagamente simile ad una pala, ma si differenzia nell’uso perché viene spinta nel terreno con la forza del piede anziché delle braccia La vanga tradizionale è formata da una parte metallica detta lama e da un manico in legno. La vanga si usa come leva di 1° genere, e quindi si sottintende che possieda anche un fulcro di appoggio. Nella vanga tradizionale il fulcro di appoggio consiste nella zona in cui il manico si collega alla lama: al termine dell’infissione di quest’ultima nel terreno, questa zona di fulcro si viene a trovare a livello del suolo costituendo un naturale punto di appoggio durante il movimento rotativo che consente l’estrazione della zolla dal suolo, movimento imposto con una mano che solitamente spinge con forza verso il basso l’estremità del manico.
COME È COSTITUITA LA VANGA
La vanga è costituita da:
- Una parte in metallo, la lama, che ha forma di scudo con la punta ben accentuata per penetrare nel terreno ed un discreto spessore che la rende rigida e pesante. Nella parte superiore, oltre l’incavo per il manico, ha un rinforzo sul bordo, il vangile, solitamente dalla parte destra, o una staffa separata, detta staffale, sulla quale si appoggia il piede che imprime la spinta per farla penetrare nel terreno.
- Il manico è diritto, robusto, di sezione circolare; quelli attualmente in commercio sono in faggio, frassino e in casi rari tasso. Esiste anche il manico in ferro, in questo caso la vanga è interamente metallica, e quindi diventa più robusta, ma anche più pesante. Con i terreni particolarmente duri il manico in ferro resiste meglio alla rottura.
- Il fulcro non è presente nella vanga tradizionale, ma nel dopoguerra, negli anni cinquanta, è stata inventata una vanga con il fulcro che rende il lavoro molto più agevole.
LA ZAPPA
La zappa, contrariamente alla vanga, non effettua un completo rivoltamento degli strati, ma solo uno sminuzzamento del terreno lavorato. La zappa è uno degli attrezzi più antichi in agricoltura. È uno strumento con un lungo manico generalmente in legno e una lama in metallo ad angolo retto in fondo. Questo design lungo e stretto permette di scavare a fondo del terreno per togliere erbe o piante infestanti ed rimuovere zolle di terra e sassi. Sostituiti da aratri meccanici nelle grandi coltivazioni, le zappe sono ancora largamente usate e fondamentali per lavorare la terra di un orto o di un giardino.
IL BADILE
La pala, conosciuta anche come badile, è un attrezzo manuale atto a rimuovere o a raccogliere terra, biada, sabbia, neve, carbone, pietrame o altro materiale minuto. È utilizzato prevalentemente in agricoltura e nell’edilizia. La pala è costituita da una lama in ferro robusta, piatta e larga, di forma pressoché triangolare, talvolta rettangolare o quadrata, spesso leggermente concava. La lama è fissata a un lungo manico (generalmente in legno o in ferro leggero o, in modelli più recenti, in plastica dura, lungo dai 135 ai 170 cm).
Questo attrezzo ha antichissime origini, e la sua diffusione è iniziata con gli albori della vita rurale.
Varianti sono:
- Il badile, che è una pala un po’ più grossa e robusta, con manico lungo in legno o altro materiale leggero. Viene adoperato soprattutto in edilizia per scavare o sollevare terra, sabbia, ruderi e altro materiale.
- La vanga o vangile è costituita da una lama triangolare rigida, tagliente e piatta infilata in un manico dritto di legno o materiale leggero, avente in basso un piedistallo su cui si fa pressione col piede. Viene usata in agricoltura per dissodare il terreno.
La pala, chiamata anche badile, è utilizzata per scavare e per rimuovere le radici e la sporcizia dal terreno. Questi attrezzi per lavorare la terra, hanno generalmente un manico in legno e una lama in metallo dalla forma incurvata, triangolare e robusta. Ne esistono di diverse forme e dimensioni, a seconda del tipo di lavoro da effettuare.
Un badile può essere utile per raccogliere sassi, distribuire terra ecc.
LA FALCE, IL FALCETTO E LA SEGA
Falce, falcetto e sega servono a eliminare infestanti di una certa consistenza od osticità come per esempio i rovi.
LA CARRIOLA
Per il trasporto del letame, dei raccolti o di altro materiale servirà una carriola. La carriola (o cariuola) è una attrezzatura che permette di trasportare a mano per corte distanze materiali sfusi oppure oggetti pesanti ed ingombranti.
A seconda della forma la carriola assume varie denominazioni: francese, olandese, austriaca, tedesca, americana, italiana, inglese, eccetera.
Dal punto di vista tecnico la carriola è una leva di secondo tipo. Generalmente è costituita da:
- Una ruota centrale o due ruote laterali, solitamente gommate
- Due manici, che sono il prolungamento delle stanghe collegate all’asse della ruota. Le stanghe costituiscono il telaio della carriola, e su di esse sono fissati (o sono da esse stesse costituiti) i supporti per l’appoggio a terra
- Piedistalli, servono a permettere di appoggiare la carriola, senza che questa si ribalti
- Un contenitore detto cassone, atto a ricevere il carico. Il contenitore appoggia sul telaio e può essere realizzato in materiale plastico o in lamiera di acciaio, per garantire una maggiore resistenza agli urti ed alle pressioni. Un tempo era solitamente realizzato con assi di legno.
Nel caso in cui la carriola sia destinata al trasporto di materiali leggeri, quali foglie secche e ramaglie da giardinaggio, il cassone ha dimensioni maggiori.
IL RASTRELLO
Il rastrello si impiega per affinare e pareggiare il terreno. Possiamo trovare rastrelli in un’ampia gamma di formati e materiali. Essi possono essere costruiti in legno, bambù, metallo o plastica, e possono essere a forma di ventaglio e a volte rettangolare. L’importante è optare per un rastrello di qualità, che sia comodo da usare e che sia adeguato al tipo di lavoro da eseguire. Il suo utilizzo principale è quello di togliere foglie secche, fieno o paglia da un prato o da un terreno.
LA FORCA
Gli estimatori dell’agricoltura biologica possono trovare in commercio un discreto numero di attrezzi per sostituire, in parte, quelli tradizionali e consentire, nel con tempo, l’esecuzione di tecniche colturali alternative.
Tra questi ricordiamo la forca a denti piatti e la doppia forca che vanno a sostituire la vanga.
Esse consentono di arieggiare il terreno senza rivoltarne gli strati. Il tridente, o forca a denti ricurvi, frantuma le zolle, arieggia e pareggia il terreno, incorpora il composto ecc.
Il coltivatore a dente di porco è adoperato per estirpare le erbe infestanti lungo gli interfilari, arieggiare il terreno, interrare il composto, fare i solchi.
COME SI USA IL FURCONE
Usare il forcone è molto semplice anche per coloro che non l’hanno mai fatto prima. Prima di tutto bisogna impugnare con entrambe le mani il manico, mentre la parte anteriore deve essere infilata sotto il fieno o il terreno e fare un movimento di rotazione di mezzo giro. Con il forcone infatti è possibile anche frantumare le zolle oppure far arieggiare il terreno, ma può essere utilizzato anche per distribuire lo stallatico maturo per fertilizzare il terreno. Un altro utilizzo invece è quello di estirpare le erbe infestanti che non sono facili da eliminare.
L’ERPICATORE MANUALE
L’erpicatore manuale, o zappa estirpatrice, sostituisce la zappa tradizionale. Ne esistono di vari modelli e si utilizza per sminuzzare le zolle e arieggiare la superficie del suolo.
I SARCHIATOI
Infine i sarchiatoi svolgono varie funzioni (rincalzatura, eliminazione degli infestanti, tracciamento dei solchi) e sono presenti in diversi modelli raggruppati nelle distinzioni: a lama fissa e a lama oscillante.
LE FORBICI E LE CESOIE DA POTATURA
Le forbici hanno diversi utilizzi, e di conseguenza è bene comprarle di qualità in modo che possano durare nel tempo. Esistono diverse tipologie che si differenziano per il design e per il tipo di utilizzo. Una buona scelta è quella di cercarne un paio con lame intercambiabili in modo da poterle usare per varie funzioni a seconda delle proprie esigente. Altre forbici sono disponibili con forme di lama indicate per potare le rose o un fiore specifico e per la raccolta di frutta ad esempio. Quindi è opportuno conoscere il tipo di terreno e di coltivazione e poi orientare la propria scelta verso una determinata tipologia. La considerazione più importante è quella di acquistare delle forbici che si adattino alle proprie mani.
IL TUBO PER IRRIGAZIONE
Chiunque abbia intenzione di lavorare la terra, che sia per giardinaggio o per la realizzazione di un orto, deve prendere in considerazione l’idea di realizzare un sistema di irrigazione. Ne esistono di diversi tipi e variano a seconda della tipologia di coltivazione e di terreno. Un semplice tubo per l’irrigazione è un attrezzo indispensabile per lavorare la terra. L’aggiunta di una pistola erogatrice permette una distribuzione più precisa del getto d’acqua, caratteristica importante per quanto riguarda le piante più delicate. Esistono poi sistemi più complessi, costituiti da tubi interrati con augelli che permettono un’equa distribuzione dell’acqua in tutti i filari.
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